L’
information architecture (più brevemente I.A.) non è altro che la costruzione del modello del sito in tutti i suoi aspetti: contenuti, design, funzioni, interfaccia, struttura di navigazione, metafora, etc.
Sembra superfluo dire, a questo punto, che l’IA è il primo passo da compiersi per la progettazione, il design e la realizzazione di un sito.
Possiamo schematizzare l’attività di
IA in 4 step:
- discovery
- analysis
- architecture
- develop
discovery
il primo passo in questo processo è
definire gli obiettivi che il sito si pone di raggiungere, lo so che pare una cosa stupida ma non è così e comunque come amano dire gli americani una volta che si è posto un obiettivo si è fatta il 50% della strada per raggiungerlo
avere chiari gli obiettivi e scriverli farà da direttrice e da strumento di confronto via via che si attraverseranno le altre fasi della IA
il secondo passo è
l’individuazione del target dei possibili/probabili fruitori del sito, si devono individuare almeno 3 classi di utenti e di ciascuna tutte le precipue caratteristiche (modello cognitivo dell’utenza) per fare sì che il sito poi risponda alle loro esigenze e quindi diventi per loro easy-to-use oltre che, ovviamente, utile
terzo ed ultimo passo di ‘discovery’ è l’attività di
benchmarking, cioè l’osservazione attenta di quanto hanno posto in essere i competitor più affidabili e/o più simili all’azienda della quale si sta curando il sito
sintetizzando tutto ciò che concerne la fase discovery possiamo dire che plasma le strategie per la realizzazione del sito, quindi è una fase molto delicata in quanto un errore in questo momento può condizionare la buona riuscita di tutto il lavoro
analysisil primo passo di questo secondo processo è
l’inventario dei contenuti del sito stesso e la loro relativa classificazione
il secondo passo è il lavoro sui
task: inventario, gerarchia, sequenza; a questo segue l’analisi dei flussi informativi
il terzo passo, avendo a nostra disposizione quanto ci serve per mettere in relazione tutti i dati acquisiti sugli utenti con gli obiettivi che il sito si pone e sapendo anche attraverso quali task effettuare il tutto, è il lavoro creativo del
mapping di tutti i come e i dove gli utenti possono trovare quali e quante informazioni
fatto ciò si può procedere con la simulazione degli
scenari per l’utente e il
test sull’interazione tra l’utente ed il sitoarchitecturequesta è la fase nella quale si consolida quanto fino ad ora realizzato scendendo al massimo livello di dettaglio consentito
per ciò che riguarda i contenuti si parte dalle macro aree fino ad arrivare ogni singola voce
ove richiesto dalla complessità del progetto si deve realizzare un
piano editoriale che descriva ‘l’involucro’ dei contenuti, vale a dire lo stile di scrittura, il registro da utilizzare etc.
poi si scende nel dettaglio della conformità di segni e strutture per assicurarsi che siano coerenti ed omologati
e ora siamo arrivati alla
progettazione della navigazione del sito: primaria, secondaria e tutti gli strumenti di ausilio relativi (mappa, indici, motore di ricerca etc)
developquesta è la fase della più alta definizione degli elementi di dettaglio e l’inizio delle fasi più operative come la realizzazione della
mappa del sito e la produzione della
documentazione di progetto che diventerà la bibbia per tutti coloro che si misureranno con la realizzazione del sito stesso
fonti:
http://www.html.it/, Beatrice Ghiglione
http://www.informationarchitecture.it/, Laura Caprio
http://hotwired.lycos.com/webmonkey, John Shiple, aka Squishy
lezioni di dw3, Vito Evola